L’EUIPO e l’OCSE hanno elaborato e reso pubblica una relazione sul valore delle merci contraffatte nel commercio mondiale* .
Vi proponiamo una sintesi.
La contraffazione riguarda una amplissima categoria di merci, che va dai prodotti di lusso (alta moda, orologi) ai beni di consumo che hanno un impatto sulla salute e sicurezza dei consumatori (prodotti farmaceutici, cibo e bevande, giocattoli).
Dalla relazione emerge che nell’Unione Europea le merci contraffatte rappresentano il 5% delle importazioni totali.
Lo studio evidenzia come, sebbene alcuni Paesi come Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Svizzera Giappone e Germania siano tuttora tra i più colpiti dalla contraffazione, tale fenomeno sia in crescita anche nelle economie emergenti.
La ricerca mostra che nel periodo preso in considerazione dallo studio, cioè 2011-2013, le prime tre “economie di provenienza” in termini di propensione all’esportazione di prodotti contraffatti sono Hong Kong, Cina e Turchia. Gli Stati che risultano avere una maggiore propensione alla contraffazione rispetto ad altri possono essere tali o in quanto sono effettivamente Paesi produttori di merci contraffatte o in quanto sono punti strategici di transito dei falsi.
Tra i luoghi di transito delle merci contraffatte vi sono alcune importanti località di passaggio delle merci in generale, come Cina, Hong Kong e Singapore, mentre altre vie di transito sono state individuate in Stati con una forte presenza di organizzazioni criminali o terroristiche, come Afghanistan e Siria. Lo studio ha anche evidenziato come avvengano in modo repentino significativi cambiamenti nelle rotte della contraffazione, a dimostrazione dell’abilità dei network criminali di identificare rapidamente nuove opportunità di passaggio.
*Leggi la relazione sul valore della contraffazione nel commercio mondiale
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