Il 23 marzo 2017 l’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) ha pubblicato uno studio relativo alla percezione che i cittadini europei hanno sulla proprietà industriale.
È interessante notare come, sebbene lo studio sia stato eseguito nel corso del 2016 e dunque in un periodo non facile dal punto di vista economico, il 97% degli intervistati abbia affermato l’importanza che inventori, creatori e artisti possano proteggere i propri diritti e percepire un compenso per il loro contributo.
Secondo i risultati dello studio, il 70% degli europei intervistati ritiene che non esistano ragioni che possano giustificare l’acquisto di prodotti contraffatti.
Allo stesso tempo, però, si ravvisano alcune incoerenze nei comportamenti dei cittadini europei rispetto ai pareri espressi nel corso delle interviste. In particolare, i giovani compresi nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni sono i maggiori acquirenti di falsi.
Un’alta percentuale di cittadini europei (78%, anche se in flessione del 3% rispetto al precedente studio dell’EUIPO del 2013) ritiene che l’acquisto di prodotti contraffatti danneggi l’economia e l’occupazione, mentre quasi la metà (48%) non crede che l’acquisto dei prodotti contraffatti scoraggi l’innovazione.
Si riduce la percentuale di coloro che ritengono che l’acquisto di prodotti contraffatti sia classificabile come “acquisto intelligente” o “atto di protesta”, passando dal 38% del 2013 al 34% di oggi.
Per quanto riguarda, infine, la tutela del diritto d’autore, mentre diminuisce del 7% e si attesta sulla percentuale del 35% il numero di coloro che ritiene accettabile ottenere contenuti in modo illegale da internet se lo si fa per uso personale, aumenta del 9%, attestandosi sul 31%, il numero di coloro che ritengono accettabile ottenere contenuti da internet in modo illegale se non esistono alternative legali immediatamente disponibili.
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