Italia primo Paese per DOP IGP STG
Secondo i dati diffusi nel mese di marzo dall’ISTAT (http://www.istat.it/it/archivio/183618) e aggiornati al 31 dicembre 2014, l’Italia si conferma al primo posto tra i Paesi dell’Unione Europea come numero di riconoscimento di DOP (Denominazione di origine protetta), IGP (Indicazione geografica protetta) e STG (Specialità tradizionali garantite) rilasciati dalla U.E., con 269 prodotti agroalimentari di qualità (8 in più rispetto al 2013).
DOP IGP STG. L’Istat osserva quanto segue:
- Le regioni che hanno avuto un più alto numero di riconoscimenti sono l’Emilia Romagna e il Veneto, mentre i settori più premiati sono quelli degli ortofrutticoli e cereali, seguiti da formaggi, oli extravergine di oliva e preparazioni di carni.
- Le specialità Dop e Igp riconosciute dall’Ue sono ampiamente diffuse sul territorio. Alcune regioni sono particolarmente ricche di Dop e Igp; in Emilia Romagna e Veneto i prodotti riconosciuti sono rispettivamente 41 e 36. Nel Nord spiccano anche Lombardia e Piemonte con 31 e 21 specialità mentre Liguria e Valle d’Aosta dispongono rispettivamente di soli tre e quattro riconoscimenti.
- Nel Centro la maggiore consistenza di denominazioni si rileva in Toscana e Lazio, entrambe con 26 specialità. Nel Mezzogiorno le regioni con più riconoscimenti sono la Sicilia con 29 prodotti e la Campania con 22, seguono Calabria e Puglia, rispettivamente, con 17 e 16 prodotti.
- I prodotti Dop italiani riconosciuti dalla UE sono 161, le Igp 106, le Stg sono 2 (mozzarella e pizza napoletana).
- Sono 13 i settori che hanno ottenuto riconoscimenti: Carni Fresche; Preparazioni di carni; Formaggi; Altri prodotti di origine animale; Ortofrutticoli e cereali; Oli extravergine di oliva; Aceti diversi dagli aceti di vino; Prodotti di panetteria; Spezie; Oli essenziali; Prodotti ittici; Sale e Paste alimentari.
- Rispetto al 2013, gli allevamenti si riducono dell’1,3%, mentre la superficie investita aumenta dello 0,4%.
- Purtroppo i dati evidenziano anche che nel 2014 le nuove entrate di operatori sono inferiori alle uscite rispetto all’anno precedente.
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