Nota della Redazione: anche se l’articolo è stato scritto per il mercato canadese [qui l’originale], tutti i consigli, gli esempi e i suggerimenti sono validi anche per i marchi italiani e dell’Unione Europea, relativamente ai quali ricordiamo che i rispettivi uffici marchi di riferimento sono l’UIBM e l’EUIPO.
Attenzione! Le truffe sulla Proprietà Intellettuale sono in aumento! Questo articolo descrive le truffe relative alla Proprietà Intellettuale (IP), come ad esempio le truffe sui marchi, propone esempi e delinea le misure protettive per contrastarle. I truffatori utilizzano falsi avvisi su marchi o brevetti, un linguaggio minaccioso e richieste illegittime di pagamento per indurre i proprietari a pagare somme non necessarie o a fornire informazioni riservate e sensibili. L’Ufficio Marchi del Canada (CIPO), il Better Business Bureau (BBB) e il College of Patent Agents and Trademark Agents (CPATA) hanno emesso degli avvisi relativi a queste truffe. Inoltre, sono in aumento anche la frequenza e il livello di sofisticazione di queste comunicazioni ingannevoli.
La Natura delle Truffe
Le truffe relative ai marchi o ai brevetti possono concretizzarsi in e-mail o lettere contenenti avvisi relativi a questioni urgenti, o soggette a scadenza, che coinvolgono i marchi o i brevetti. In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sui falsi avvisi relativi ai marchi, ma le considerazioni sono ugualmente applicabili agli avvisi fraudolenti concernenti i brevetti.
Ad esempio, notifiche non richieste possono informare che qualcuno sta tentando di registrare lo stesso (vostro) marchio o denominazione sociale, suggerendo di pagare immediatamente una commissione per prevenire possibili violazioni del marchio o la perdita di diritti.
I truffatori possono utilizzare un linguaggio allarmante per indurre il proprietario del marchio ad effettuare immediatamente il pagamento, utilizzando falsi pretesti. In realtà, effettuando il pagamento, il non informato proprietario del marchio ritiene erroneamente di aver evitato potenziali perdite di controllo sul proprio marchio. Le caratteristiche comuni di queste truffe possono includere:
- Falsi avvisi di possibili violazione del marchio o di uso non autorizzato da parte di terzi;
- Uso di un linguaggio allarmante per esercitare pressione sul titolare del marchio affinché questi agisca rapidamente, pena il rischio di gravi conseguenze per il mancato pagamento della somma richiesta;
- Richieste di pagamento oppure di dati sensibili, come dati finanziari o personali, richiesti per tutelare il marchio da rischi pregiudizievoli;
- Utilizzazione di falsi nomi di avvocati, consulenti, di società di protezione della proprietà intellettuale, talora usando anche nomi convincenti come ad esempio “Trademark Protectors” o “Trademark Guardians”.
I Modelli di Truffa relative ai Marchi
Le truffe relative ai marchi possono variare nell’approccio, ma condividono caratteristiche simili. Alcuni modelli si presentano come segue:
- Tattica intimidatoria: i truffatori inviano e-mail allarmanti nelle quali affermano che qualcuno ha presentato richiesta di registrazione per lo stesso (vostro) marchio presso l’Ufficio Marchi. Spesso in queste email si sostiene che, in assenza di un pagamento immediato, il titolare del marchio potrebbe perdere i suoi diritti o incorrere in perdite finanziarie significative.
Un esempio di questo tipo di email potrebbe essere:
“Questa comunicazione deve essere considerata l’ultimo avviso relativo ad un problema critico riguardante il nome della tua azienda XXXXX. Si richiede di intraprendere azioni immediate per la protezione dei tuoi diritti di proprietà intellettuale. Vi preghiamo di contattarci immediatamente per discutere i prossimi passi”.
Suggerendo gravi conseguenze legali dovute all’assenza di azione, i truffatori diffondono panico in modo da indurre i destinatari della comunicazione a rispondere velocemente e a pagare la somma richiesta per la difesa del loro marchio.
- Avvisi fraudolenti: i truffatori possono inviare falsi avvisi di rinnovo, nei quali sostengono che un marchio o un brevetto è prossimo alla scadenza. Questi avvisi hanno la parvenza di comunicazioni ufficiali e sono spesso simili alla corrispondenza effettivamente inviata dal CIPO o dai legittimi uffici di proprietà intellettuale.
Negli avvisi potreste trovare la richiesta di pagare tasse di rinnovo che, se realmente pagate, andrebbero solo ad arricchire il truffatore. La BBB ha segnalato numerosi reclami da parte di imprenditori rimasti vittime di false email di rinnovo, che chiedevano il pagamento per inesistenti rinnovi di marchi. - Appropriazione dell’identità di consulenti o aziende: a volte i truffatori si spacciano per consulenti reali o per aziende, usando nomi credibili come “Trademark Masters” o “Trademark Hub”.
Possono anche usare in modo fraudolento il nome di un consulente realmente esistente, inducendo i destinati a ritenere reale la falsa comunicazione. Secondo CPATA, nomi comuni utilizzati dai falsi agenti sono ad esempio “Kevin Parker”, “John Parker” o “David Smith”. Queste comunicazioni ingannevoli potrebbero persino includere dettagli personali relativi all’attività del destinatario, in questo modo facendo apparire la comunicazione più legittima. - Minaccia di azioni legali: le email truffa citano potenziali conseguenze legali, come ingiunzioni o diffide, nel caso in cui il destinatario non risponda prontamente. Questa tattica è appositamente realizzata per intimidire i destinatari affinché agiscano senza effettuare verifiche.
Un esempio di email truffa potrebbe essere:
“La mancata protezione del marchio potrebbe comportare gravi conseguenze, come potenziali costi di giudizio compresi tra $ 120.000 e $ 750.000, a seconda della complessità del caso”.
Gonfiando le potenziali implicazioni legali i truffatori fanno sì che la loro richiesta di una risposta immediata appaia più urgente e pressante.
Identificare una truffa
Le truffe relative ai marchi possono essere difficili da individuare, perché possono essere utilizzati minacce, nomi e un linguaggio convincente. Di seguito i segnali di allarme che possono agevolare l’identificazione di una possibile truffa:
- Una fonte sconosciuta: attenzione quando un avviso arriva da un mittente sconosciuto. Controllare la legittimità dell’indirizzo email; uffici e veri consulenti IP utilizzano solitamente nomi a dominio ufficiali.
- Uso di un linguaggio pressante: spesso una truffa sottolinea l’urgenza, con espressioni come “richiesta di azione immediata” oppure “ultima notifica”.
- Non richiesta domanda di pagamento: diffidare di notifiche che richiedono un pagamento immediato per la registrazione, il rinnovo o la protezione di un marchio. I veri uffici di proprietà intellettuale, incluso CIPO, non sollecitano il pagamento tramite invio random di email.
- Uso di un linguaggio legale minaccioso: se l’avviso include minacce di azioni legali, costi di giudizio o altre ripercussioni finanziarie, si può trattare di un tentativo di intimidazione, finalizzato a spingerti ad agire velocemente.
- Assenza delle licenze o registrazioni elencate: verificare l’identità del consulente o dell’avvocato menzionato nell’avviso. Puoi utilizzare il Pubblico Registro di CPATA per verificare se un nominativo corrisponde a quello di un consulente marchio autorizzato.
Esempi di messaggi truffa
I seguenti sono esempi estratti dagli avvisi-truffa:
- Esempio 1:
Ti scrivo per risolvere urgentemente un potenziale problema di contraffazione relativo al tuo marchio, “JANE DOE”. Abbiamo ricevuto una richiesta di depositare una domanda di marchio identica presso il CIPO, nonostante l’uso di lunga data di questo marchio da parte tua. La violazione del marchio è un problema serio che richiede un’azione immediata per salvaguardare i tuoi diritti. La vostra pronta attenzione a questo caso è cruciale. Lavoriamo insieme per preservare la titolarità dei tuoi diritti.
- Esempio 2:
Gentile X, questa comunicazione deve intendersi come ultimo avviso relativo ad una questione critica che coinvolge il tuo marchio. Un richiedente ha avviato la procedura per la registrazione di un marchio identico. Il tempo è essenziale poiché sono trascorse oltre 24 ore dalla presentazione della richiesta. Un’azione immediata è fondamentale per proteggere i tuoi diritti di proprietà intellettuale e prevenire ulteriori utilizzazione non autorizzate dei marchi. Contattatemi al numero 555-555-5555 per discutere le azioni da intraprendere.
Protezione contro le truffe nell’IP
Per evitare di diventare una vittima, segui questi suggerimenti:
- Sii scettico nei confronti di avvisi o email non richiesti. Se ricevi una richiesta di pagamento per il tuo marchio, fai delle indagini ed evita di effettuare immediatamente il pagamento richiesto. Piuttosto, valuta se è stato utilizzato un linguaggio connotato da urgenza o minaccia.
- Verifica l’identità del mittente controllando l’indirizzo email, il dominio e la firma. I truffatori usano spesso servizi di posta elettronica generici, mentre i consulenti IP e gli uffici marchi legittimi usano in genere indirizzi ufficiali. Effettua un controllo incrociato del nome del mittente con il registro pubblico di CPATA per verificare se il mittente è registrato.
- Controlla il sito web del CIPO per eventuali avvisi di truffa. CIPO aggiorna frequentemente il proprio sito web con le informazioni più recenti sulle truffe in corso. Se ricevi un’email sospetta, consulta la pagina di avviso relativa alle truffe per controllare se l’email somiglia ad una truffa nota.
- Se ricevi un avviso che richiede direttamente un pagamento, consulta MacRae & Co e stabiliremo se si tratta di una richiesta legittima, fornendo i consigli sui passi successivi.
- non condividere mai informazioni personali, aziendali o finanziarie e nascondi questi dati sensibili a contatti non richiesti. I veri uffici marchi e brevetti non ti chiederanno questo tipo di informazioni via email.
- Segnala le comunicazioni sospette alle autorità competenti. Per contribuire a far accrescere la consapevolezza delle truffe, contatta CIPO, BBB o le locali autorità per la protezione dei consumatori.
- Monitora regolarmente lo stato della tua domanda sul sito web CIPO. Controllando regolarmente il sito ufficiale, saprai se devi pagare delle tasse o se hai scadenze pendenti.
CIPO, BBB e CPATA
Il ruolo di CIPO, BBB e CPATA è quello di fornire informazioni contro le truffe sulla proprietà intellettuale. CIPO aggiorna regolarmente il proprio sito web con avvisi e indicazioni per i proprietari di titoli di proprietà intellettuale, fornendo esempi di email truffa. Puoi segnalare truffe a BBB. I seguenti link forniscono informazioni ulteriori per ciascuna di queste fonti:
CPATA: https://cpata-cabamc.ca/en/scam-alert-fraudulent-notices-related-to-patents-and-trademarks/
CIPO: https://ised-isde.canada.ca/site/canadian-intellectual-property-office/en/scam-alert-beware-phishing-emails-targeting-trademark-owners
https://ised-isde.canada.ca/site/canadian-intellectual-property-office/en/warning-scam-notices-related-patents-or-trademarks
BBB: https://www.bbb.org/article/news-releases/30258-bbb-business-scam-alert-fake-patent-and-trademark-renewal-emails-are-targeting-business-owners
Fai attenzione
Le truffe relative a marchi o brevetti possono comportare perdite finanziarie, accesso non autorizzato a dati sensibili e la compromissione dei diritti di proprietà intellettuale, se attuate.
Riconoscere i segnali di pericolo e astenersi dall’inviare un pagamento può aiutare a proteggere un marchio. Sebbene CIPO, BBB e CPTA forniscano informazioni, i titolari di marchi e brevetti devono sempre verificare qualsiasi informazione sospetta ricevuta prima di inviare un pagamento. La crescente sofisticazione delle truffe implica che i proprietari di marchi e brevetti debbano proteggere in modo proattivo i propri diritti di proprietà intellettuale. In caso di dubbio, siate prudenti, confermate l’identità e consultate MacRae & Co per ridurre in modo significativo il rischio derivante da tali azioni fraudolente.
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