ATTENZIONE: è di pochi giorni fa (8 ottobre 2020) una nuova comunicazione dell’EUIPO su una nuova truffa attualmente in circolazione. Si tratta di false fatture per rinnovi di marchio dell’Unione Europea. La fattura, come nelle truffe precedenti, utilizza il logo, il nome, l’acronimo dell’EUIPO e l’indirizzo e include la richiesta di una “quota di iscrizione” da trasferire su un conto bancario polacco con prefisso IBAN PL.
L’EUIPO coglie l’occasione per ricordare ai suoi utenti che essa non invia mai fatture o richieste di pagamento in denaro ai propri utenti. Se ricevete una richiesta di denaro per qualcosa che ha a che fare con il vostro marchio per posta o e-mail, non viene dall’EUIPO.
Per maggiori informazioni (in inglese), clicca qui.
ATTENZIONE: è proprio di pochi giorni fa (6 Aprile 2020) una comunicazione dell’EUIPO riferita a una nuova truffa: vengono inviate fatture false recanti il logo, il nome, l’acronimo e la carta intestata dell’EUIPO aventi ad oggetto una falsa decisione dell’EUIPO con la richiesta di pagare una inesistente “Tassa di registrazione” da trasferire su un conto bancario polacco con un prefisso IBAN PL.
L’EUIPO, oltre ad aver contattato le banche polacche competenti e aver presentato una denuncia penale all’Ufficio del Procuratore della Repubblica di Varsavia, in Polonia (è attualmente in corso un’indagine penale) ricorda che non invia mai fatture ai suoi Utenti.
Se pertanto ricevete qualsiasi comunicazione su carta intestata EUIPO, diffidatene e ponetela all’attenzione del vostro consulente. NON PAGATE NULLA.
Da diversi anni, ciclicamente, i proprietari di marchi d’impresa sono vittime di tentati raggiri e truffe da parte di soggetti terzi che richiedono il pagamento di servizi ingannevoli o di spese inesistenti come l’iscrizione presso improbabili banche di registro o rinnovi non dovuti.
L’aspetto grave della faccenda è che più di recente tali missive (il più delle volte inviate per posta elettronica e pec) riportano il logo del Ministero dello Sviluppo Economico o dell’UIBM, oppure riportano nomi molto simili agli enti preposti, facendo incorrere in errore il ricevente, che, ritenendole veritiere, procede al pagamento richiesto.
L’AGCM, l’Autorità della Concorrenza e del Mercato ha, negli anni, sanzionato diverse società private truffaldine, come potete leggere da questo documento, ma pare non sia sufficiente.
Per questa ragione vi invitiamo a essere molto accorti, tenendo ben presente che gli enti pubblici ufficiali, preposti alla registrazione di marchi e brevetti (tra i quali UIBM, EUIPO WIPO), non inviano alcuna fattura.
Pertanto Vi raccomandiamo di non apporre alcuna sottoscrizione e di non pagare alcunché e, nel caso riceviate missive sospette, contattate il vostro consulente perché possa verificarle per voi!
Grazie dell’attenzione, Avv. Eva Troiani
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